
È estate, siamo pronti per la fuga, abbiamo riempito le valigie prima di conoscere la meta appena ci hanno detto: “Potete viaggiare!”.
Quando abbiamo sfogliato tutte le possibilitá, immaginando nuovamente paesi, città, lingue diverse da scoprire, ci siamo accorti di volere ancora rimanere vicini, magari tornando in alcuni posti dove siamo stati bene.
La pandemia ci ha avvelenato di paure, alcune le conosciamo, le identifichiamo bene, altre sono scivolate in profondità e si sono depositate creando nuovi bisogni, nuove attitudini, nuove sensibilità che non avremmo mai immaginato.
Non siamo ancora pronti a viaggiare come prima, forse abbiamo ancora bisogno di un frammento di tempo da dedicare a noi, alle cose semplici ritrovate, alle cene con amici che non abbiamo visto troppo a lungo, ai luoghi conosciuti e amati, a tutto quello che ci fa godere la bellezza della vita senza tante complicazioni.
Il viaggio inteso come esplorazione del mondo, che può saziare e stimolare le nostre curiosità è solo rimandato, perché per prima cosa, oggi, siamo in cerca di serenità.
Luoghi dove il ritmo del cuore si accorda con la vita.
Viviamo in una terra ricca di storia e cultura, non è complicato girare l’angolo e fuggire dal quotidiano a soli pochi chilometri.
Percorrendo tutta l’Italia facilmente possiamo scegliere posti talmente diversi tra loro che non è difficile “accontentarsi” se così si può dire.


Noi abbiamo dedicato una fuga nel nostro posto del cuore, l’isola di Vulcano.
Da ormai 20 anni andiamo a giugno, quando ancora l’isola si sta svegliando per prepararsi alla stagione turistica.
Le giornate sono lunghissime, il tramonto sulla spiaggia nera regala colori meravigliosi e la temperatura è piacevole.
Si sente solo il rumore del mare, passeggiando tra i sassi e le rocce laviche.
Camminiamo e pedaliamo, vietatissima la macchina per nostra scelta.
In questo posto io perdo lo sguardo verso l’orizzonte, mi ricarico di ossigeno e mi sento libera e leggera, la mente si rasserena e ritorno carica e pronta per ricominciare.

In qualche modo oggi, ripercorriamo strade conosciute, dove siamo noi ad essere diversi e ad avere scoperto che, malgrado siamo stati fermi a lungo, in fondo abbiamo e stiamo ancora percorrendo un importante viaggio alla scoperta di noi, di ciò che amiamo davvero, ciò che ci è mancato, senza andare troppo lontano, senza green pass.