
Sono nata in un mondo di donne. In famiglia siamo quattro donne, tre sorelle come “le ragazze di Jo”, “Occhi di Gatto” e le “Charlie’s Angels”.
Abbiamo perso nostro padre presto e così ci siamo subito trovate ad affrontare tutte le questioni della vita senza un filtro paterno, senza un braccio maschile in una casa colma di vestiti!
Nel bene e nel male, siamo donne che sanno fare tutto, a volte con una tale forza che sovrasta i nostri compagni perché, non ce ne vogliate, abbiamo imparato a non aspettare nessuno per fare ciò che si deve fare.
Ognuna di noi è diversa.
Mia Madre, nata nel ’48, è una sessantottina vissuta in una famiglia benestante e perbene. Non immaginatela mentre protesta in piazza perché non era quel tipo. Piuttosto erano gli anni dell’arte, della cultura, della libertà intesa in questo senso. La sua massima trasgressione è stata scegliere l’Accademia delle Belle Arti, dove le signorine perbene non andavano di certo.
Lei ha vissuto eccentrica e seducente tutta la sua vita, portava grandi occhiali bianchi, tacchi alti a tutte le ore del giorno e amava vestire con abiti belli ed eleganti.
Ha affrontato la vita con la grinta di un leone difronte a non pochi ostacoli, con entusiasmo e voglia di vivere.
Mia madre adora tutto il mio lavoro ma possiede in particolare una borsa in otto varianti: il Piegone grande. Ad un certo punto è diventata come un’ossessione. Ma come si fa a dire di no alla mamma…

La mia seconda figura materna, povera lei, è mia sorella maggiore. Giorgia è la donna dell’equilibrio e del self-control. La vita la sovraccarica continuamente di incombenze che lei proprio non desidera perché, da essere saggio quale lei è, ha imparato che le cose semplici sono le migliori senza troppe domande, troppi “se” e troppi “ma”.
Lei è un faro nel buio, trova naturalmente l’equilibrio nelle situazioni senza argomentare più di tanto e mischia la sua saggezza a qualche scelta distratta o scellerata… più per il gusto di far scorrere la vita con qualche imprevisto piacevole. Lei non programma e se programma dimentica di averlo fatto, ma se ti presenti a casa sua organizza cene per 30 persone senza nessuna agitazione aprendo un frigo sempre apparentemente vuoto.
È gentile e sorridente sempre, amabile per indole, colleghi e amici la adorano… non puoi non adorarla!
Giorgia ama i “colorini” come li chiama lei. Abbina tutto, senza esagerare; ogni volta che entra nel mio laboratorio trotterella tra borse e accessori in stato di agitazione, creando abbinamenti perfettamente in nuances su tre-quattro prodotti, borsa sciarpa e orecchini minimo e vuole tutto!
Le sfumature di verde sono i suoi toni preferiti, ma diciamo anche i gialli, gli arancione mattone, i bordeaux… quasi tutti i colori! Giorgia ha moltissimi modelli diversi di borse e zaini e li usa tutti a rotazione, proprio perché li abbina ai colori che più indossa, ma l’unica borsa che ha voluto nera è lo zaino gilet Manta e, malgrado l’amore per i colori, Manta nera accompagna Giorgia per almeno 6 mesi l’anno abbinata naturalmente a qualche “colorino”.
Il mio terzo elemento e inseparabile compagna di viaggio e lavoro è mia sorella Carla. Carla è la donna cosmopolita più casalinga e tradizionale che io conosca. Lei si trasforma da cittadina del mondo, che parla perfettamente e scioltamente tre lingue senza trasparire quel volgare accento italiano, a casalinga incallita, produttrice indefessa di ragù a tutte le ore.
La premessa è che come donna siciliana il ragù è uno status, lo fa per amici, parenti, conoscenti, lo fa per accogliere, per consolare, lo fa per nutrire, ma soprattutto lo fa per amare.
Carla è il mio braccio destro da tanto tempo, famiglia e cambiamenti hanno ridotto il suo lavoro, ma lavorare insieme è sempre un gran divertimento, perché lei lo fa come il ragù, con il gusto di far andare bene le cose e poi ha il viso di una bambina e sa ridere in modo speciale, si prende tanto in giro e con lei non ci si annoia mai!
I nuovi progetti la spaventano, ne sviscera tutte le negatività, anche quelle inverosimili come catastrofi o pandemie… non mostra mai entusiasmo, in fondo credo che lo faccia per placare il mio, ma al momento giusto si butta sul lavoro ridendo, con un intervallo per un pranzo naturalmente con pasta al ragù a casa sua.
Carla è sempre attiva, dalla mattina alla sera gira per la città inesorabilmente a piedi, facendo chilometri per fare mille commissioni, impegni, bambini, avvocato, commercialista.
Carla ha il primo prototipo di zaino Tarta-ruga in taglia L realizzato apposta per lei, usa ormai solo gli zaini come Tarta-ruga; è caduta vittima della trappola del nostro lavoro, poter avere tutte le borse e usare sempre la stessa!
Ogni nuovo modello di zaino che disegno, immagino di che colore possa realizzarlo per Carla, ma diciamo che grigio, nero e blu sono i suoi colori, qualche tono di marrone scuro può anche andare, ma non ne azzarderei altri.
Anche Carla ha una fissazione per un prodotto che ho disegnato: ama gli orecchini omino e li vuole in tutti i colori, i suoi colori, sempre lo stesso modello naturalmente!
Ho scelto un lavoro dedicato alle donne pensando per prima cosa alle mie donne, dinamiche, fortissime, vanitose ma pratiche, vere e contemporanee.
Nel mio cammino ne ho incontrate moltissime e sono tutte speciali le donne SPAZIOiF, si distinguono tra la gente. Per arrivare a noi hanno compiuto dei passi e fatto delle scelte non comuni. Il confronto con ognuna di loro è un arricchimento, io imparo da loro nuovi mondi, le loro esigenze e i loro desideri.
Le donne sono complicate ed è complicato essere donna, me lo ha insegnato la mia vita e quella della mia famiglia, me lo insegnano le mie amiche che hanno il coraggio di dire basta senza “se” e senza “ma”, me lo insegnano le mie clienti che scelgono di essere protagoniste, me lo insegna mia figlia che è uno scricciolo minuscolo incredibilmente forte.
Siamo sempre mille cose insieme, lavoratrici, casalinghe, compagne, mamme, figlie, amiche, ognuna di noi copre almeno 10 ruoli diversi e sappiamo mutare in base al momento per non dimenticare quanto è bello essere proprio tutte queste cose insieme.
Auguri a tutte noi donne, vi auguro che la vostra forza non diventi mai una barriera verso il mondo, e che la vostra debolezza sia il vero vostro punto di forza.

