
Ho incontrato Daniele a Milano, in una fiera di settore, insieme ad altri 3 suoi amici avevano vinto un premio con un’idea brillante ed entusiasmante ed emanava energia pura con un sorriso quieto e sereno.
Lavoriamo insieme a tutti gli effetti da circa 5 anni. Daniele emana sempre quella stessa energia con cui l’ho conosciuto, è sempre entusiasta di nuovi progetti, nuove idee, vuole fare bene e sempre meglio, sognando in grande e mantiene un quieto sorriso in tutte le situazioni.
Da quando lo conosco lui ha trasformato SPAZIOiF, Daniele ha la visione contemporanea del percorso del nostro lavoro, io a volte rimango nostalgica. Lui è l’uomo del virtuale, è un designer industriale, abituato a progettare tutto sul PC, trasforma un disegno in un oggetto e lo fa muovere in uno spazio non reale, io a stento faccio uno schizzo dei nuovi modelli, da brava artigiana devo realizzare ogni prototipo personalmente per capire se il modello funziona come desidero e devo toccare il materiale che uso, guardare le pieghe ed i tagli nel modo in cui li ho immaginato.
Siamo agli antipodi nel modo di progettare ma convergiamo nelle idee e siamo molto simili alla radice.
Nel lavoro abbiamo due ruoli ben separati: io sono la designer di SPAZIOiF e mi occupo del prodotto da tutti i punti di vista, lui si occupa di tutto quello che sta attorno al prodotto, che lo fa emergere e serve a comunicarlo al meglio.
Daniele gestisce il nostro sito, collabora con l’agenzia che si occupa per noi di marketing e comunicazione, lui gestisce il rapporto con i clienti, coordina il fotografo e fa un mare di altre cose, infinite altre cose.
Non ci accavalliamo mai nel lavoro, ci confrontiamo sempre su ciò che stiamo facendo, ma non siamo affatto intercambiabili, ognuno ha il suo spazio e lo difende senza mai litigare.


Litigare non è da noi, turba troppo entrambi, pacifisti per come siamo risolviamo tutto sviscerando le questioni, molti discorsi, tante parole, infinite parole le mie e infiniti silenzi i suoi sono il nostro modo di litigare per poi prenderci in giro, cioè Daniele che prende in giro me e le mie infinite riflessioni.
Troppo spesso ci capita di pensare le stesse cose, la frase di rito è:- Ho avuto un’idea!- e troppe volte giungiamo alla stessa conclusione senza averne parlato.
Daniele è il mio compagno, mio marito, collega in qualche modo, l’amico con cui rido di più, è il padre dei miei due figli.
Ogni giorno ci alziamo insieme, lavoriamo insieme e torniamo a casa insieme, appena possiamo fuggiamo insieme, abbiamo voglia di sognare, di vivere sereni a modo nostro.
SPAZIOiF è cresciuto con la nostra storia e fa parte di un pezzo del nostro cuore.
Lavorare insieme non ci stanca è un valore aggiunto difficile da trovare, non siamo andati a cercarlo, è capitato, ma è un meraviglioso, fortunato incastro che rende ancora più speciale il nostro lavoro e infondo ci illudiamo che si intuisca che dentro spazioif c’è una famiglia, ma non solo per modo di dire.
